Visibile/Invisibile: la disabilità nei libri per ragazzi
È passato quasi un mese dalla Fiera del Libro per Ragazzi e ancora non abbiamo trovato il tempo per fermarci e mettere insieme gli stimoli, le idee, le immagini e le parole che ci hanno come ogni anno sommerse nelle densissime giornate bolognesi.
C’è una cosa però che, anche se in ritardo, vogliamo raccontarvi. Il bellissimo incontro Visibile/Invisibile – Una rappresentazione della disabilità nei libri per ragazzi. Scrittori, illustratori, pedagogisti, educatori, lettori, assieme per rendere visibile l’invisibile. Un invito a rovesciare le cose, a cambiare il punto di vista come avviene, letteralmente, anche nell’allestimento della mostra Un altro sguardo. Figure e storie di diversabilità nei libri per ragazzi, curata da Giannino Stoppani e ospitata dalla Fondazione Gualandi di Bologna.
E a rovesciare il modo di leggere la realtà è Sharon Draper che nel suo romanzo Melody (Feltrinelli kids 2016) dà voce a un’undicenne affetta da tetraplegia spastica facendola uscire dalla bolla di vetro che sembra imprigionarla. È Gusti, autore e illustratore del bellissimo Mallko Y Papá (Editorial Océano de México, 2014), vincitore del BolognaRagazzi Award 2016 – sezione Disability, colpo di fulmine per noi già nella scorsa edizione e entrato subito a far parte della nostra bibliografia, che ci racconta l’intimità del rapporto con il figlio, affetto da sindrome di Down. “Se in una classe chiedo di rappresentare un albero, o un bambino l’immagine che viene fuori è quasi sempre la stessa, stereotipata, ma se uno dopo l’altro mostro disegni con bambini diversi, uno alto, uno grasso, uno in sedia a rotelle e chiedo ‘Cosa vedete?’, la risposta è sempre la stessa: un bambino. Ed è la risposta giusta”.
Un punto di vista diverso e mai banale è quello di Vinicio Ongini, che ci ha parlato delle sfide del suo “ufficio per tutti i problemi” al M.I.U.R. o quello della Fondazione Gualandi e del suo asilo nido “Il cavallino a dondolo”, spazio che mette davvero al centro l’attenzione alle caratteristiche personali di ciascun bambino e ciascuna bambina e favorisce la relazione delle piccole e dei piccoli sordi con gli altri e le altre.
Un altro sguardo è quello che ci offre la Presidente di IBBY Italia Silvana Sola che, come già dimostrato nell’intervento quella stessa mattina alla presentazione del nostro Leggere senza stereotipi. Percorsi educativi 0-6 anni per figurarsi il futuro, sa sempre trovare le parole più giuste e emozionanti per parlare del valore dei libri e delle differenze e lo ha fatto, stavolta, facendo suoi i versi di Bruno Tognolini.
Filastrocca dei bambini in salita
Ci son bambini burattini stanchi
Che vivono una faticosa vita
Per strada, nelle camere, fra i banchi
Sono sempre in salita
Ogni frase da dire è una montagna
Da scalare fra picchi e scogli sparsi
Ogni passo con pena si guadagna
Per loro camminare è arrampicarsi
Fatica per vedere, fatica per sentire
Pesa un quintale un foglio preso in mano
Durissimo studiare, difficile capire
Il mondo è ripido, scosceso e strano
Ma la salita fa gambe muscolose
Loro non se ne sono mai accorti
Ma i burattini dalle vite faticose
Nascosti dentro hanno bambini forti
E tutti noi che siamo un po’ il contrario
E il burattino è dentro, ben nascosto
Con loro abbiamo un modo straordinario
Per fargli prender aria, anche per poco
Facciamo qualche gioco
Che ci scambi di posto
Bruno Tognolini (Rime raminghe, Salani 2013)
-
Viviamo in un’epoca di oscurantismo in cui la conoscenza e gli immaginari che i libri, specie quelli rivolti all’infanzia e all’adolescenza, veicolano fanno paura, in cui si pretende di criticare e bollare come osceno ogni tentativo di parlare di corpi, generi e sessualità alle persone più giovani. Rimaniamo basit3, ma certo non sorpes3, nel leggere […]
-
La campagna di sensibilizzazione “Oltre la punta dell’iceberg” mira a rendere visibili alcune forme di violenza maschile contro le donne e di violenza di genere che spesso non vengono riconosciute come tali.
-
La campagna di sensibilizzazione “L’amore conta, le parole per esprimerlo anche.” realizzata da Scosse attraverso dei laboratori presso l’IC Radice Sanzio Ammaturo di Napoli mira a riflettere sulla portata di violenza e possessività implicita nel linguaggio che usiamo tutti i giorni nelle relazioni sentimentali. I modi tradizionali del linguaggio amoroso sono stati risignificati in modo […]