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Scosse in classe

Da Team Scosse
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Percorsi trasversali e proposte operative tra il nido e la scuola secondaria di primo grado per educare alle emozioni, alle relazioni e alla libertà 

Nella prima fase della pandemia, lontane da tutto ciò che qualifica le nostre azioni associative, e poi nella fase dell’incerto ritorno alle routine quotidiane, ci siamo più volte trovate a riflettere su cosa potesse essere utile che noi attiviste e formatrici di Scosse facessimo. Ci siamo chieste come fosse possibile contribuire alla ripresa della socialità, delle relazioni e alla rinascita della libertà di ognun* e della scuola pubblica nell’epoca del distanziamento sanitario che ingigantisce le distanze sociali. La risposta migliore ci è sembrata questo testo, pubblicato da Settenove, che offre sostegno e suggerisce percorsi e strumenti a chi lavora nella scuola, e deve inventarsi ogni giorno strategie di ripresa e continuità, per indagare i sentimenti, le esperienze e i piani e le modalità di sopravvivenza che ragazz* e bambin* hanno vissuto.

Ancora una volta i libri illustrati e la pratica laboratoriale sono alla base delle nostre proposte. Le attività sono divise per tematiche e prevedono percorsi diversificati per fasce di età, dal nido alla scuola secondaria di primo grado, collegati e in continuità tra loro, tutti rimodulabili per ogni ordine e grado e utilizzabili anche in contesti diversi. 

Il primo capitolo, l’unico che nomina espressamente la pandemia, propone un percorso che si spera consenta a ogni età di esprimere, condividere e prendersi cura reciprocamente dei vissuti di questa stagione eccezionale di scuole chiuse e aperte allo stesso tempo ed è scaricabile gratuitamente dal sito della casa editrice.

In un percorso dal “dentro” al “fuori” che esplora identità, relazioni ed emozioni, corpi, spazi e la complessità dell’educare alle differenze, questo quaderno operativo vuole offrire tracce chiare e facilmente replicabili ma anche la possibilità a ognun* di leggere, somministrare, rimaneggiare e reinventare liberamente i percorsi, sia in questo momento eccezionale che in ogni contesto, per affrontare la scoperta di sé e il rapporto con l’alterità, per costruire confidenza o ritrovare intimità con una figura di riferimento e per lavorare sul riconoscimento del gruppo e sulla fiducia tra pari.

Gli scarsi investimenti strutturali fatti sulla scuola e l’andamento dei contagi hanno reso ancor più difficile questo anno che doveva essere di rientro, tra continue chiusure e riaperture e linee guida stringenti. Crediamo tuttavia che per continuare a sviluppare un pensiero pedagogico, a riflettere sul benessere de* bambin* e di chi è coinvolt* in una relazione educativa, a progettare e fare educazione, non ci si possa fermare all’urgenza quotidiana. Ma che anche e soprattutto per rispondere all’emergenza sia necessario fissare un orizzonte di senso e di prospettiva più ampio, che ci mostri verso dove e perché stiamo procedendo, che renda possibile, anche in queste condizioni, ragionare in comunità, non smettere di essere scuola. 

Dunque speriamo di offrire a chiunque, a partire dagli stimoli offerti, la possibilità di usare l’immaginazione e reinventare, in base al proprio contesto, le attività proposte, di lavorare ai margini del possibile, di elaborare le contraddizioni di questo periodo, di prendere solo qualche spunto per andare in altre direzioni, di farsi ispirare nel quotidiano, di stravolgerle, di lasciare che restino una suggestione in un angolo della mente per un periodo futuro.

Aspettiamo con curiosità i riscontri di chi sperimenterà a scuola “Scosse in classe”, per continuare a metterci in gioco e a operare attivamente insieme perché ognun* sia sempre liber* di essere felice.

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