Maratona di letture e libri messi all’indice, a Pescara il 13 dicembre
La paura scatenata dall’ignoranza è un sentimento potente, per questo Scosse aderisce e partecipa alla Maratona di lettura dei libri messi all’indice, promossa dall’Arci per il 13 dicembre.
La scorsa estate, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha deciso di mettere al bando dai nidi e dalle scuole dell’infanzia della sua città 49 libri di favole illustrate per bambini perché ispirati, a suo dire, alla fantomatica “teoria gender”. I testi, titoli delle migliori case editrici per ragazz*, in realtà affrontavano il tema della discriminazione con l’intento di spiegare ai bambin* a rispettare chi è diverso da loro: l’amico disabile, quello adottato, l’omosessuale, chi ha due mamme o due papà. Contro questa vera e propria “lista di proscrizione”, l’ARCI ha promosso per il 13 dicembre diverse iniziative in tutto il territorio nazionale. Scosse parteciperà all’appuntamento indetto a Pescara, dove recentemente si è verificato un nuovo episodio di diffamazione e calunnia, per opera dei soliti sostenitori della “ideologia gender”.
L’episodio scatenante le polemiche ha luogo a Pescara nel corso del mese di Ottobre 2015, quando le operatrici dell’Associazione Fantasma hanno avviato in 80 classi di Scuola dell’infanzia e primaria un percorso di promozione della lettura, dal titolo Ricomincio da te, sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Pescara.
Le letture* proposte alle classi vertevano su un tema comune, quello del rispetto, declinato in quattro differenti accezioni: rispetto per tutte le culture, rispetto per i generi, rispetto per l’ambiente e rispetto per le persone con differenti abilità.
Già a partire dai primi giorni di attività, hanno cominciato a girare fra i genitori di tutti gli Istituti Comprensivi della città messaggi in cui era scritto che le lettrici andavano in classe a proporre libri che avevano l’effetto di confondere i bambini, farli spogliare e masturbare, cercare di farli diventare omosessuali.
A questo proposito, alla fine del mese di ottobre, un consigliere di Forza Italia ha presentato un’interrogazione comunale urgente.
A seguito di questi episodi, numerosi gruppi di genitori hanno cominciato a presentarsi negli uffici dei Dirigenti Scolastici con l’intenzione di chiedere la sospensione delle attività e, in un caso, una Dirigente ha deciso di sospendere temporaneamente la realizzazione del percorso.
L’Assessore alla Pubblica Istruzione è intervenuto rispondendo all’interrogazione e diffondendo in tutti gli Istituti una circolare di chiarimento su quanto stava accadendo, con allegata una relazione del progetto che chiarisse contenuti, metodi e finalità. Dopo, le attività sono riprese in tutti gli Istituti , ma in molti casi gli insegnanti non hanno voluto che si leggesse il testo “C’è qualcosa di più noioso di essere un Principessa Rosa?” e, in un caso, non è stato permesso alle lettrici neppure di entrare in classe.
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