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La violenza contro le donne si combatte dai banchi di scuola. Parte il progetto dell’Associazione Scosse

Da Team Scosse
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La scuola fa la differenza: inizio dei corsidi Bernardo Volo
“La scuola fa differenza” , questo il titolo del ciclo di otto corsi formativi che parte oggi, 20 gennaio, per coinvolgere oltre 200 insegnanti di scuole dell’infanzia e asili nido. Voluto dall’Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale, il progetto è ideato e realizzato dall’Associazione Scosse – Soluzioni Comunicative Studi e Servizi Editoriali con la partecipazione di Archivia, biblioteca Archivi Centri documentazione delle donne.
Per contrastare la violenza contro le donne bisogna cominciare dalla scuola, dal primo incontro istituzionale con cultura. Come? Attraverso la divulgazione di valori e modelli aperti di identità e di famiglia. Questo lo spirito che ha mosso l’assessorato alla Scuola del Comune di Roma  a promuovere “La scuola fa la differenza”, un percorso di aggiornamento professionale, prima lezione oggi, organizzato dall’Associazione Scosse con la partecipazione Archivia, biblioteca Archivi Centri documentazione delle donne. 16 istituti saranno coinvolti attraverso un programma di 176 ore di insegnamento, articolate in un ampio percorso laboratoriale, basato sullo scambio e sulla co-costruzione dei saperi.
Il corso vuole cercare di abbattere alla radice, fin dalla primissima età, le condizioni culturali e sociali che favoriscono la violenza sulle donne, i fenomeni di omofobia e di bullismo. È la prima volta che un Ente locale in Italia investe risorse in modo sistematico sulla formazione per queste tematiche realizzando un corso obbligatorio dedicato anche a chi lavora con la delicata fascia di età 0-3 anni.
“La scuola fa differenza”- spiegano gli ideatori del progetto –  ha come obiettivo l’analisi, la decostruzione e il superamento, degli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne e uomini. I pregiudizi su “come sono” e “cosa piace” ai maschi e alle femmine sono inconsapevolmente assunti e trasmessi dal corpo docente e sono spesso presenti anche nelle immagini e nei testi dei libri letti nelle classi. Questi stereotipi con il tempo creano condizionamenti negativi, influenzando il futuro scolastico, la scelta della professione e la vita personale dei bambini e delle bambine.”
L’associazione Scosse, composta da giovani donne, si lancia verso questa impresa per valorizzare le differenze e promuovere libertà e diritti, l’esito si saprà nel tempo, intanto sarà interessante valutare la risposta di educatrici, educatori e insegnanti coinvolti in questo percorso di serena costruzione dell’identità infantile attraverso lo scambio, la conoscenza reciproca e la sperimentazione delle differenze.
pubblicato il 20/01/2014 su http://goo.gl/J9sXyq
Pubblicato in Rassegna stampa | Contrassegnato ,
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