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La legge ai tempi di Twitter

Da Team Scosse
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ex colorificio di PisaOrmai lo sappiamo, internet e i social network sono diventanti parte integrante della politica.

Svolgono un ruolo chiave in molte competizioni elettorali e riescono persino a modificare il linguaggio dei leader e la comunicazione tra candidati ed elettori. Basta pensare a quanta influenza hanno negli Stati Uniti o a quanto siano utili a garantire l’informazione libera nei territori in rivolta.

Ma ci sono anche nuove possibilità, in Italia le abbiamo sperimentate ieri con Twitter.

Siamo a Pisa. Da giorni chi ha occupato l’Ex Colorificio (e ha trasformato in solo undici mesi una costruzione abbandonata da otto anni in uno spazio popolare di cultura e socialità) aspetta la sentenza sul sequestro dello stabile.

L’altro ieri gli avvocati si recano in Procura per avere la sentenza formulata dal Tribunale sull’istanza presentata dalla proprietà, la multinazionale J-Colors. Sette pagine in cui i giudici condannano l’uso sociale di una proprietà privata, pure se vuota e abbandonata, e ordinano “il sequestro preventivo dell’immobile con procedimento immediatamente esecutivo”.

La sentenza arriva ai legali dell’Ex Colorificio solo ieri, ma era nota fin da martedì al proprietario della J-Colors, James Junghanns, che ha reso pubblica l’informazione con il twit: “Sentenza da piena ragione a @JColorsVernici e demolisce definitivamente le tesi di #Rebeldia #Pisa”.

La mattina dopo mi connetto e trovo un altro twit: “@difendirebeldia Qualcuno sta avendo una bruttissima giornata. #Pisa #ExColorificio #ExExColorificio”.

Il cosiddetto ExColorificio, solo pochi fa ospitava centinaia di persone per una tre giorni di iniziative su Common Properties. In quell’occasione, Paolo Maddalena – giurista e magistrato, ex giudice costituzionale – ha incoraggiato chi ha ridato vita all’ex fabbrica dicendo “state agendo con la legittimità della Costituzione”.

A Pisa, preferisco la legge ai tempi della Costituzione, che ai tempi di Twitter.

Si apre così un nuovo capitolo sui beni comuni, sulla legittimità della riappropriazione degli spazi e sul ruolo della proprietà privata nell’ordinamento costituzionale, a pochi giorni dalla costituzione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune.

Chissà se anche l’Amministrazione Comunale di Pisa se ne accorgerà, intervenendo nell’interesse della collettività che rappresenta.

pubblicato il 26/09/2013 su http://www.huffingtonpost.it/monica-pasquino/la-legge-ai-tempi-di-twitter_b_3991464.html

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