Denuncia chi ruba il futuro
In queste settimane, molti pareri si esprimono negativamente nei confronti del Decreto Legge Renzi/Poletti. Ma una riflessione più di tutte le altre mi convince per i contenuti, per la forma scelta e per la potenziale efficacia, se ne aiutiamo la diffusione. La trovate qui.
Ad aver prodotto il testo è una voce molto autorevole in Italia, l‘Associazione nazionale Giuristi democratici.
La proposta è di denunciare alla Commissione delle Comunità Europea lo stato italiano e il presidente del consiglio per violazione del diritto europeo, affinché venga aperta una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano per la clamorosa e frontale violazione del diritto comunitario, con riferimento alla Direttiva CEE 1999/70/CE sul contratto a termine, nonché con i principi fondamentali della Carta Sociale Europea e delle convenzioni dell’OIL.
Il Decreto Legge Renzi/Poletti, infatti, liberalizza i contratti a termine ed elimina nel contratto di apprendistato l’obbligo di formazione e di stabilizzazione al termine del contratto, quindi appare incompatibile con la normativa comunitaria in materia.
Con tale nuova normativa, i contratti di lavoro precari, privi di tutela e sottopagati, diventeranno la forma di gran lunga prevalente, e dunque la regola, di accesso al mercato del lavoro, rendendo vana e superata l’indicazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato come “la forma comune dei rapporti di lavoro” che contribuisce “alla qualità della vita dei lavoratori interessati e a migliorare il rendimento”, come recita testualmente l’Accordo Quadro CES-UNICE-CEEP del 18 marzo 1999.
Non rendiamo norma lo sfruttamento, l’assenza di futuro, la precarietà dei lavori e delle vite delle nuove generazioni.
Io l’ho già denunciato….
Monica Pasquino
pubblicato il 4 aprile 2014 su http://goo.gl/Y3xaGi
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