Educare alle differenze IV – CS conclusivo
Il 23 e il 24 settembre a Roma, negli spazi della Scuola Di Donato, donne e uomini, insegnanti, genitori, operatori e operatrici di associazioni, formatori e formatrici, lavoratori e lavoratrici del settore della cultura e dell’infanzia, si sono incontrati per la quarta edizione del meeting nazionale Educare alle Differenze – dedicato quest’anno a decostruire e ripensare il rapporto tra la scuola e le famiglie per superare la visione ideologica e conservatrice promossa negli ultimi anni dai movimenti radicali cattolici e di destra.
Come nelle precedenti edizioni decine di laboratori formativi, presentazioni di libri e incontri di approfondimento hanno permesso a centinaia di professionisti/e del mondo educativo di approfondire e scambiare approcci, pratiche e strumenti per costruire una scuola pubblica, laica e inclusiva. Novità di questa edizione, che testimonia la crescita del network, è stata la presentazione della APS Educare alle differenze, nata nella scorsa primavera per consolidare ed estendere gli obiettivi dell’evento Educare alle differenze oltre l’evento annuale. Diversi interventi sono stati dedicati ad illustrarne gli scopi e le modalità di adesione.
Nell’immediato futuro tre sono gli impegni assunti dalla rete: in primo luogo, a fronte del persistere della campagna d’odio promossa dal cosiddetto fronte “anti-gender”, l’avvio di una mappatura su scala nazionale dell’utilizzo di fondi pubblici per il finanziamento d’iniziative mirate a impedire la realizzazione di progetti e attività di educazione alle differenze nelle scuole, nei luoghi della cultura e nei servizi – come ad esempio gli sportelli “anti-gender” attivati in alcune regioni – con l’obiettivo di intraprendere azioni legali di denuncia e sanzione in virtù dei principi anti-discriminatori che dovrebbero guidare l’azione di qualunque istituzione pubblica; in secondo luogo la sottoscrizione e il sostegno attivo dell’appello per lo Ius soli e lo Ius culturae promosso da Insegnanti per la cittadinanza affinché ai bambini e alle bambine figli/e di genitori stranieri venga finalmente garantito l’accesso pieno alla cittadinanza; infine l’adesione alla manifestazione nazionale contro il razzismo prevista il prossimo 21 ottobre a Roma nella consapevolezza che il clima di odio, intolleranza e paura verso i/le migranti che vivono in Italia si combatte in primo luogo a partire dai banchi di scuola facendo di differenze e inclusione le parole chiave dell’agire educativo.
Mentre continua il sostegno e la partecipazione agli appuntamenti contro la violenza di genere, dalla manifestazione del 28 settembre all’Assemblea Nazionale di Non Una Di Meno a Pisa di metà ottobre, con la convinzione che non ci sia altra strada per combattere la violenza maschile sulle donne se non quella della decostruzione degli stereotipi e dell’educazione al rispetto e alle differenze.
A chiusura delle due giornate, la rete si è data appuntamento per il prossimo meeting nazionale a Palermo, il 29 e 30 settembre 2018. Dopo tre edizioni a Roma e una a Bologna, Educare alle differenze crede sia molto importante soddisfare la richiesta di ospitalità provenienti dal sud e per la prima volta approda in Sicilia, nell’anno in cui Palermo è capitale italiana della cultura.
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