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“Miseria ladra”: conferenza nazionale per un’Europa Sociale

Da Team Scosse
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Miseria ladra

Le realtà sociali aderenti a Miseria Ladracampagna contro la povertà di Libera e Gruppo Abele si daranno appuntamento il 20 maggio presso la Federazione Nazionale della Stampa, dove si svolgerà la Conferenza Nazionale “Per un’Europa Sociale. Le proposte delle associazioni e del volontariato”.

Intervengono: Giuseppe De Marzo, Leopoldo Grosso, Filippo Miraglia, Cecilia Strada, Gabriella Stramaccioni, Nicoletta Teodosi, don Armando Zappolini, Monica Pasquino, Riccardo Laterza, Roberto Speranza, Pd-Pse, Barbara Spinelli, Altra Europa per Tsipras, Francesco Ferrante, Verdi Europei. Conclude Luigi Ciotti.

Partecipano: Arci, Cilap-Eapn, Cnca, Cipsi, Emergency, Fiopsd, Gruppo Abele, Libera, Rete della Conoscenza, Scosse, Rete Patrimonio Comune e le realtà territoriali del volontariato laico e cattolico dei territori.

Durante la Conferenza il mondo del sociale, laico e cattolico, presenterà in modo condiviso una serie di proposte al mondo politico per uscire dalla crisi e combattere la povertà, oggi la peggiore delle malattie e la più grande illegalità dell’Italia.

Secondo l’ultimo rapporto Istat, in Italia ci sono più di nove milioni e mezzo di poveri relativi, cioè di persone che vivono con 506 euro al mese e 4,8 milioni di poveri assoluti, che vivono nella totale indigenza. Non diversa la fotografia in Europa, dove secondo la CRI sono 126 milioni i poveri e circa 43 milioni gli indigenti.

Una situazione drammatica a cui le istituzioni locali non riescono a dare una risposta efficace e sistemica, soprattutto a causa delle politiche economiche di austerity imposte dalla Bce e Commissione Europea.

“Proprio nel momento in cui welfare e politiche sociali dovrebbero essere al centro di qualsiasi progetto per contrastare l’impoverimento sempre più diffuso e la crisi– denunciano i promotori della conferenza nazionale- continuano, invece, a subire tagli e ad essere al centro di un progetto di sostanziale liquidazione. Senza investimenti pubblici non ci può essere una politica del lavoro e per il lavoro”.

Senza politiche sociali non ci può essere nè lotta alla povertà, né rilancio dell’economia e della domanda aggregata.

Senza lavoro e diritti non c’è democrazia.

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